fat tails communities #1

443 N. Vineland Ave, City of Industry, CA2443 N. Vineland Ave, City of Industry, CA3Old Highway 110, Valle, Jefferson, Missouri 63020, Stati Uniti5101 hwy 84 lubbock txold screenentrancestatisticDrive-In Way, Auburn, Placer, California 95603, Stati Uniti Anne Drive Inn Rd, Leland, Washington, Mississippi 38756, Stati Uniti Cosa e’ che rende un drive in cosi superato dal tempo, quando e’ che un prodotto viene ritirato dalle vendite, e chi lo decide, e come? ritireranno mai dalle vendite una pala di legno e ferro? una bottiglia di vetro? Finiti gli 80 il drive-in americano rpidamente perde pubblico e rimane un fenomeno da nostalgici o da nuovi disadattati alle smart technologies, un fenomeno estivo, di provincia, un affare imprenditoriale dalle potenzialita’ limitate. Il drive-in di oggi oltre ad essere un operazione commerciale dalle modeste prospettive di crescita, torna ad essere un evento di nicchia per un pubblico ai margini, insoddisfatto o visionario. L’automobile entra massicciamente nei costumi delle persone: la gente va a lavoro in automobile, passa quotidianamente le ore nel traffico o in autostrada, auto diventa facilmente sinonimo di stress o, negli ultimi anni, di inquinamento e problemi di parcheggio. Saturato il mercato della prima auto, si entra nell’era del mercato della seconda auto, della terza, si cominciano a vedere auto di vecchia e nuova generazione, avere un auto non e’ piu il traguardo verso una societa del benessere ma diventa concreto e intangibile, necessario status simbol. Le comodita per l’auto non si vanno piu a ricercare fuori dal veicolo nell’ambiente stradale circostante (dagli ’80 distributori, autolavaggi e drive-store non verranno piu implementati) ma all’interno negli accessori, specchietti elettrici, o poggia vivande incorporati, o schermo tomtom: La connettivita del veicolo rispetto all’ambiente circostante viene restituita in remoto sotto formato digitale da potenti tracciatori di posizione (l’attuale GPS) e walkie talkie multicanale personalizzati (l’attuale telefonia mobile), esperienze di connettivita diretta, multisensoriale, con l’ambiente circostante come il drive-in o mc-drive sono destinate a rimanere come scomodi folkloristici esperimenti d’intrattenimento targati U.S.A.; Come non si vedeva dal primo dopo guerra, il drive-in torna ad essere popolato da reduci, coppie turbate di 35 enni (allora dalla guerra, negli 80 dall’eroina o dal fallimento del comunismo), da gente con pochi soldi e ancora meno prospettive, il culto dell’auto come sogno di fuga ricomincia ad essere predominante rispetto al culto dell’auto come estensione del proprio salotto. Nel grafico accanto si osserva che il numero di drivein aperti su suolo USA arrivati gli ’80 crolla nel giro di pochi anni e torna comparabile col numero di drivein presenti nel primo dopo guerra negli anni della sua creazione. Prendendo spunto dalle distribuzioni statistiche multifrattali osservate in natura e poi modellizzate dal maestro Kolmogorov (URRS, 1903-1987) cio ci indurrebbe ad analizzare il fenomeno come distribuzione “fat tail” o di larga devianza, o a decadimento esponenziale, e qui entreremmo in uno dei piu intricati e misteriosi campi della fisica statistica. Ci riserviamo di farlo in un successivo post. Intanto non si puo fare a meno di osservare che le cicatrici di vecchi drivein scomparsi (anni ’60 & ’70) sono ancora ben presenti sul suolo urbano della provincia americana (vedi foto satellitari): dai nomi delle strade alle recinzioni longitudinali senza sbocco, il drive-in come fenomeno di massa si presentava come mastodontico, sperduto nei campi di mais (ohaio) o nelle distese di betulle (montana), con schermo enorme e parcheggio mono direzionale, bar al neon straboccante di porcherie e botteghino: Pochi dispendiosi elementi di grosso impatto immaginativo (lo chiameremo “il Drive-in moderno”). Differentemente il drivein attuale (’80, ’90 & 2000) si posiziona piuttosto in un territorio urbano, fortemente orientato dalla citta, zone industriali, seconda periferia di scorrimento, assumendo la conformazione di un multiplex, con centro commerciale. Sul delimitare del parcheggio sorgono fast-food e gadget-shops. La dimensione sociale di anonimato garantita al pubblico del drivein, muta internamente: non piu luogo dove appartarsi segretamente hai margini degli insediamenti urbani, ma piuttosto parco dei divertimenti multimediali, l’anonimato diviene anatomico, personalizzato, chiave di accesso individuale alla fruizione della digital suggestione. Gli schermi sono molteplici con programmazione variata per includere un’altra tipologia di pubblico, piu attenta al genere del film che non allo scenario multi sensoriale intrinsecamente proposto dal fenomeno drivein. Fra lo spettatore e la sua meta d’asfalto, si moltiplicano quindi i piani di visione e le interfaccie tecnologiche interposte per la vista, senso(re) privilegiato perche digitalizzabile. La dimensione dello schermo diminuisce, l’area parcheggio di proiezione da rettangolare che era si riduce e assume una forma conoidale per accogliere un maggiore numero di pesone possibili: Il tutto se da un lato rende piu sostenibile l’esperienza imprenditoriale del drive-in nei 2000, dall’altro va evidentemente a discapito della spettacolarita, da crocevia di suggestioni sulla modernita a comoda esperienza multi-interfaccia per famiglie di provincia (verso un drivein post-moderno).

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2 Responses to fat tails communities #1

  1. It’s a shame you don’t have a donate button!
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  2. pinke says:

    http://www.archive.org/details/DriveInMovieAds
    al prossimo drivein non possono mancare…. 😉

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