Mappa del drivein #1

ore 21.30 : Ex Villa Panico
segui la bandierina

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††Jungle Bells††

Prossimo drivein: Venerdi 26 Novembre 2021 ore 21.00,
-l’evento avrà luogo pure in caso di pioggia
-il luogo verra pubblicato Venerdi 26 ad appena 2 ore dall’evento su questo blog…

A 4 anni dall’ ultima uscita, a quasi due anni dall’ inizio del contagio, il mostro sepolto del drivein gelosia si risveglia con le mani infilate in un mondo gelatinoso e asettico.

Senza più una bussola ne una missione se ne cammina randagio e diffidente sulla strada . Intorno a se vede ragazzi, scuri in volto e ridotti a vendere accendini, sopravvissuti (fino a qui) liberi al proprio destino di clandestini. All’uscita delle scuole vede  adolescenti diffidenti e spaventati che al baccaglio fra coetanei preferiscono le molto più protette stanze virtuali di qualche Regno Avatar. Arrivato in piazza, scopre che c’è pure chi protesta, però inneggiando all’Itallia, al medioevo e a una “presa della bastiglia” virtuale. Uscendo dalla piazza intorno a se vede l’apocalisse nei passanti bianchi, quegli occhi incorniciati da  celesti mascherine, un apocalisse che li porterà a fare shopping natalizi lampo e grandi mangiate per il mese che verrà. Con un orecchio al Jingle Bell e l’altro ai numeri del contagio, confortati da una coscienziosa condotta di Nazione Modello,  lo spirito del Natale sarà forse in salvo pure quest’anno. Mondi separati nessun dialogo tanta ideologia, tanta frustrazione, in un attimo la nostra Sister Hide alza gli occhi per incrociare quelli dei casuali passanti che vede: vecchi o giovani che siano, sanzionatori o complottisti,  e realizza che sono tutti con gli occhi incollati a uno schermo dalla mattina alla sera, per confermare le proprie ragioni,  procacciarsi piccole soddisfazioni,  buscarsi un altro giorno su questa terra.

Fra la luce e il buio del drivein siano i benvenuti scambisti scafati e scafisti scambiati con soccorritori, perchè se la nave affonda vogliamo  almeno vedere la fine del film. Che giungano macchine letto dai vetri oscurati, timidi esibizionisti e guardoni da sfilata, guantoni da sfilare per toccare dal vivo quel che l’umanità proietta su se stessa. Sognamo un rombo di tuono che rompa il cerchio che ci stringe.

Drivein #1 : NOt BORDERs, countries.

Film::: US by Jordan Peele, USA, 2019, 116′

PS Per accedere al Drink Pass, il cocktail Terzadose verrà obbligatoriamente somministrato dalla nostra barwoman, eroina distruttrice di virus e inibizioni.

PS2 Se vedete per sbaglio questo evento su FB, INSTAGRAM o simili, ingoiate il dispositivo su cui lo leggete e negate tutto , questo evento non è mai esistito…

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Moquette per gli occhi

22 DIC 2017 – Festa Paganal, XM24, Bologna

Drive.in gelosia si risveglia dalla sua insolente fine durante notti di luna nuova come questa e come il fegato di un Prometeo, divorato dai corvi di giorno, si rigenera nell’oscurità per blasfema punizione divina. Un urlo squarcia le tenebre ed ecco che il vaso di Pandora è dischiuso: tutti i mali del mondo ne escono fuori,  nessun avviso, nessuna promessa vi potrà più mettere in salvo. Una filodiffusione trasmetterà la differita di un fatale contagio.

Proiezioni e motorhome e trasmissioni pirata non-stop nel parcheggio gelato di XM dalla sera all’ AFTERPARTY, per una performance di tappezzeria visuale.

Se è vero che viviamo nell’era della visione attiva allora sarà forse un rituale paganale semantico  che riporterà la visione a passiva moquette per gli occhi, tappezzerie visuale sulla quale stendersi e sognare buttati gli uni sugli altri sui sedili delle proprie auto come sui comodi divani delle proprie coscienze alterate .

Fra i 7 i mali del mondo evasi da Pandora la gelosia è certamente la sorellina rozza, insaziabile ed esclusiva, una violenza del cuore, per la sua maschera indifesa così languida, per la sua ostinata vocazione all’autolesionismo così visionaria .

In una parola: incorteggiabile.  Quando arriva a quel punto, l’amore è così difficile.

Manifesto della spasseggiata Paganale

FM : <107.20Hz> [filodiffusione radio pirata]

Ore 21 : Patti Cake$ , Geremy Jasper US 2017, 108′

Ore 24 : Ghost in the shell, Rupert Sanders US 2017, 108′

Ore 07:47 **: Elektro Moskva , Elena Tikhonova and Dominik Spritzendorfer, Ru  2013, 89 min, Documentario

**Ora esatta dell’ alba.

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Beneficio e la vida barata.

19 marzo 2016, Beneficio, Orgiva , Sierra Nevada, Andalusia.
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La danza de la Realidad di Alejandro Jodorowsky, 2013, Cile/Francia

 

 

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Beneficio e’ un villaggio occupato che si trova all’interno del parco naturale dell’alphuarra, nel lato sud della Sierra Nevada, a un ora da granada.

Una galassia di stili di vita differenti si incontrano e convivono nel villaggio, e ancora di piu’ nel parcheggio del villaggio crocevia di venditori di piccole cose di fumatori seriali , viandanti zainati e bevitori incalliti. La vida scorre lenta e leggera . Per star bene qui bastano quei 2/3 euro la settimana per il resto  tutto e’  scambio.

La proiezione chiama tutto il paese come una gran novita’, scendono al parcheggio almeno una cinquanta spettatori, di origine ed età tutte diverse (spagnoli,austriaci, italiani, tedeschi, slovacchi , polacchi, belgi , ect..) . Intorno ad un bel fuoco si ride e si fuma, nel buio del bosco le emozioni viaggiano forte e la magia di jodorosky fa quasi paura.

Dedicato al  valido aiutante e gran cuoco , anarchico pisano fuggito 20 anni fa dall’Italia 54enne Luca, “testina” e a tutti i bambini di beneficio.

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La notte dei fuochi

1200
Mercoledi 24, San giovanni, a Firenze la notte dei fuochi.

Secondo appuntamento drivein sui prati del Cecco per le semifinali del torneo Calci dal Basso 12°esima ed.
Proiezione del film :
BEAUTIFUL BOXER , THAI, 2003, di Ekachai Uekrongtham
Un film sulla vita di una grande sportivo,
un film sulla moai thai, la boxe thailandese
una storia vera
la testimonianza di una incredibile avventura di genere TRANS,
la storia di un lottatore professionista che chiedeva di passare in corpo da donna.
un film di cultura thailandese
meticcio di genere

Calcidalbasso si avvicina a passi da gigante verso la festa del 27 Giugno, data della finale.
15 anni fa in una sera di san giovanni come questa, sui prati di via dazzi veniva festeggiato il primo giorno di occupazione del cecco rivolta, ghetto-supergiovani-antinoia. Molte le persone presenti, c’era pure un divano fuori, davanti a casa, e una televisione accesa dal seggnale gracchiante mandava una partita della Nazionale.
Ci fu pure qualcuno che portò degli artigianali fuochi d’artificio: A dirla tutta ci fu un episodio, successe un piccolo incidente con uno di questi fuochi, e l’uliveto dietro casa prese per un attimo fuoco . Fu un allarme improvviso, che una festa di apertura di una casa si trasformasse in incendio doloso era troppo, tutti corremmo con secchi e pentolini a spengere il principio d’incendio che col vento oramai divampava su una mezza dozzina di ulivi. Mi ricordo di qualcuno in piedi sul divano mentre tutti erano intenti a correre che gridava come un ossessa al gool dell’Italia.
Tanti auguri cecco!
e cento di questi anni.

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La domenica mi lasci sempre sola!

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Sesto Drivein Gelosia della avventurosa stagione 2014/15 incontra la… DODICESIMA edizione di Calci dal Basso, Torneo autogestito senz’arbitro, che è lieta di invitarvi nel suo campino sportivo in mezzo ai prati e agli orti occupati.
domenica 14 giugno per un pomeriggio di partite (i 4 quarti di finale dalle ore 16).

A seguire (dalle ore 20) pizzata col forno mobile autocostruito e Drive in gelosia con proiezione+filodiffusione del film :

Il Mundial dimenticato – la vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia ( Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, DOCU,ITA, 2011)

Drive-in sul prato per cui:
Vieni in macchina ma mi raccomando riempila bene!!!
(non meno di 3 oppure penseranno i simpatici calciatori e ciclisti presenti a pienarla senza nessun ritegno con battute sullo sport e puzza di piedi).
Drivein popolare,pizza,pupi e pallone: hai un veicolo elegante o bizzarro a cui accompagnarti?
6 a piedi col tuo telefonino in cuffia, 6 attratto dalle silent-dico e dai salotti di scambisti?, sogni di piazzare un futon sul tetto del tuo fiorino? Non hai le 4 ruote e sogni di finire con uno sconosciuto su un sedile posteriore dall odore di ignoto? vuoi stare un po in disparte a vederti un film sdraiato sul prato a grande distanza dal grosso schermo, tu, la tua radiolina e le lucciole?
E’ la tua occasione non la mancare.
Porta felpa e cuscino, abbandonati ai fruscii delle frequenze pirata del drivein.
Tutto succedera in una notte.

Durante il film verra acceso un forno autocostruito da un vecchio boiler (donato da RADU e socio che recuperano i ferri col camioncino) .
Croccanti e digeribili pizze di pasta madre saranno ispirate da viaggiatrici itale/slave/brasiliani/polacchi di leggendarie odissee passate che si fecero riconoscere in terre di lingua francese come le “moanapizze”.
Ci saranno inoltre birre, coktail a sorpresa , popcorn, e quant’altro vorrete donare
accorrete curiosi!

ma dove?
e dove se non a casa..

Al Cecco Rivolta – via dazzi 3
BUS 14b – 14bc capolinea Niccolò da Tolentino

Baci

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Mezzo secolo del dentista-punk

Drive-in giù al faro nella Sicilia petrolchimica.
Augusta, Sicilia, primavera 2015.
Al cospetto della Muntagna (l’ETNA).
Si festeggia i 50 anni di Ettore un pilastro della scena toxic-punx di Augusta, cittadina industriale trasformata nel dopoguerra dalle industrie di Moratti in uno scenario post-atomico tipo madMax.
Chilometri di capannoni abbandonati gru cadenti e moli semi distrutti dal mare avvolti nera fuliggine e alghe secche. Alberi morti, interporti per bilici , di fronte a un mare di un azzurro formidabile.
La faccia di un Ettore sbronzo e un po fallito, un po incastrato in un destino ingombrante, irradia a intermittenza proprio come il faro di augusta.
E’ lo sguardo del guerriero apache, stanco e abbrutito dall’alcool delle riserve.
Ascoltami..
Niente sara piu come prima.

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29 novembre bologna, ! frangettestreme feat. driveingelosia !

Ore 22, bologna, bolognina , Fioravanti – XM, Via Fioravanti 24

frangette fronteddd

Trasferta imperdibile , sopravvissuto alla polizia a cavallo  in retata anti-sciopero il team del drivein risponde lucido e combattivo.

Serata electro queeer antifa fino a mattina ad XM , con la proiezione dei film

GERONTOPHILIA, Bruce La Bruce, 2013, Canada, 82′ , FRA – spanish subtitles  
A sorpresa Primo film non porno ( 0.. post porno) di BucreLabruce dopo una lunga favolosa serie. A seguire Proiezioni dei misteriosi
 
GREEN PORNO, Jody Shapiro & Isabella Rossellini, 2008.
dove ci confonderemo nel colorato sesso degli insetti, dei lombrichi, delle lumachine, a fari spenti sui comodi sedili d’auto. Sui tergicristallo spruzzi di lubrificante in gel acqua.
 

Sotto pubblichiamo una recente dichiarazione di BEATRIZ PRECIADO che e’ un scrittrice impegnato e scatenata da sempre sulla questione del genere , non aggiungo altro su di egli apparte che la sa lunga… chi e’ interessato alla sua monografia segua il link.. Le hanno chiesto di parlare in pubblico e questa e’ cio che ha risposto .. In relazione anche al fatto che il 20 di Novembre era il

Transgender

DAY OF REMEMBRANCE

ricorrenza della comunità LGBT per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender(transfobia) in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto “Remembering Our Dead” e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.

IL CORAGGIO DI ESSERE SE, DI BEATRIZ PRECIADO : Quando ho ricevuto questo invito a parlare del coraggio di essere me, all’inizio il mio ego ha fatto le fusa. Come se gli avessero offerto una pagina pubblicitaria di cui sarebbe stato l’oggetto e al tempo stesso il fruitore. … Poi il ricordo degli oppressi mi ha assalito e ha cancellato ogni compiacimento. Oggi mi concedete il privilegio di evocare il “mio” coraggio di essere me, dopo avermi fatto portare il fardello dell’esclusione e della vergogna per tutta la mia infanzia. Mi offrite questo privilegio come regalereste un bicchierino a un malato di cirrosi, negando al tempo stesso i miei diritti fondamentali in nome della nazione, confiscando le mie cellule e i miei organi per la vostra delirante politica. Mi accordate questo coraggio come se regalaste qualche gettone a un malato di gioco d’azzardo, continuando a rifiutare di chiamarmi con un nome maschile o di accordare il mio nome con aggettivi maschili, solo perché non ho i documenti ufficiali necessari né la barba. Ci riunite qui come un gruppo di schiavi che hanno saputo allungare le loro catene ma che rimangono sempre più o meno disponibili, hanno ottenuto i loro diplomi e accettano di parlare la lingua dei maestri. Siamo qui, davanti a voi, tutti nati in corpi femminili, Catherine Millet, Cécile Guibert, Hélène Cixous, sporcaccione, bisessuali, donne dalla voce roca, algerine, ebree, virago, spagnole. Ma quando vi stuferete di assistere al nostro “coraggio” come se fosse un divertimento? Quando vi stuferete di differenziarci per identificare voi stessi? Mi attribuite del coraggio, immagino, perché mi sono battuta a fianco delle puttane, dei malati di aids e degli invalidi. Nei miei libri ho parlato delle mie pratiche sessuali con vibratori e protesi. Ho raccontato la mia relazione con il testosterone. Questo è il mio mondo, è la mia vita e l’ho vissuta non con coraggio, ma con entusiasmo e gioia. Ma voi non sapete nulla della mia gioia. Preferite compatirmi e mi attribuite del coraggio perché nel nostro regime politico-sessuale,nell’imperante capitalismo farmacopornografico, negare la differenza del sesso è come negare l’incarnazione di Cristo nel medioevo. Mi attribuite un grande coraggio perché oggi, di fronte ai teoremi genetici e ai documenti amministrativi, negare la differenza sessuale è come sputare in faccia a un re nel quindicesimo secolo. E mi dite:“Parlaci del coraggio di essere te”, come i giudici del tribunale dell’inquisizione hanno detto a Giordano Bruno per otto anni:“Parlaci dell’eliocentrismo, dell’impossibilità della SantaTrinità”, mentre raccoglievano la legna per il rogo. Ma anche se vedo già le fiamme, penso come Giordano Bruno che non sarà sufficiente un piccolo cambiamento di rotta, che si dovrà cambiare tutto, far esplodere il campo semantico e il dominio pragmatico. Uscire dal sogno  collettivo della verità del sesso, così come si è usciti dall’idea che il Sole giri intorno alla Terra. Per parlare del sesso, del genere e della sessualità bisogna cominciare con un atto di rottura epistemologica, una sconfessione categorica, una spaccatura della colonna concettuale che faccia sbocciare un’emancipazione cognitiva. Bisogna abbandonare completamente il linguaggio della differenza e dell’identità sessuale (anche il linguaggio dell’identità strategica di Spivak, o dell’identità nomade di Rosi Braidotti). Il sesso e la sessualità non sono una proprietà essenziale del soggetto, ma il prodotto di diverse tecnologie sociali e discorsive, di pratiche politiche di gestione della verità e della vita. Il prodotto del vostro coraggio.Non esistono i sessi e le sessualità, ma gli usi del corpo riconosciuti come naturali o puniti in quanto devianti. E non serve giocare la vostra ultima carta trascendentale, la maternità come differenza fondamentale. La maternità è solo uno tra i diversi usi possibili del corpo, non è la garanzia della differenza sessuale né della femminilità. Tenetevi quindi il vostro coraggio. Tenetelo per i vostri matrimoni e divorzi, per i vostri ingannie le vostre bugie, per le vostre famiglie, per la vostra maternità, per i vostri figli e nipoti. Tenetevi il coraggio di cui avete bisogno per seguire la norma. Il sangue freddo di prestare il vostro corpo all’incessante processo di ripetizione regolata. Il coraggio, come la violenza e il silenzio, come la forza e l’ordine, sono dalla vostra parte. Al contrario, io rivendico oggi la leggendaria mancanza di coraggio di Virginia Woolf e di Klaus Mann, di Audre Lorde e di Adrienne Rich, di Angela Davis e di Fred Moten, di Kathy Acker e di Annie Sprinkle, di June Jordan e di Pedro Lemebel, di Eve K. Sedgwick e di Gregg Bordowitz, di Guillaume Dustan e di Amelia Baggs, di Judith Butler e di Dean Spade. Ma visto che vi amo, miei coraggiosi simili, vi auguro di perdere anche voi il coraggio. Vi auguro di non avere più la forza di ripetere la norma e di fabbricare l’identità, di perdere la fede in quello che dicono i vostri documenti su di voi. E una volta che avrete perso il vostro coraggio, stanchi di gioia, vi auguro di inventare un modo per l’uso del vostro corpo. Proprio perché vi amo, voglio che siate deboli e disprezzabili. Perché è attraverso la fragilità che opera la rivoluzione.

 

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oggi Drivein, domani Sciopero: la mappa

SIAMO LA DALLE 8 pM , la citta e’  Firenze : per arrivare … intuiscilo dalla mappa

mappa

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14NO drivein – anti – sistema

il 13 novembre , giovedi sera ore 21.30

…aspettando lo sciopero generale 

The edukators, di H. Weingartner, GER,  2004
Trama
“I tempi d’oro Sono finiti”. Frasi come questa sono il biglietto da visita di Jan, Peter e Jule, tre ragazzi berlinesi che nell’era della passività sociale hanno scelto di andare contro corrente, inventandosi una particolare forma di ribellione…

( prossimamente vi diremo dove. staytuned… )

Di seguito pubblichiamo l’appello del drivein-gelosia :

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14 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE

a chi ci dice che serve una nuova riforma, una nuova alleanza di governo, una nuova formula, un nuovo patto
noi rispondiamo altro.

appello

Il Jobs Act. O il piano casa di Renzi che nega il diritto alla residenza nelle occupazioni ad uso abitativo,  Nuove politiche per il controllo e la sperimentazione poliziesca sui flussi migratori come il MOS MAIORUM sempre varato nell era RENZI Lo stanziamento di enormi ricchezze e energie umane in grandi opere come la TAV .Grandi eventi come EXPO 2015 a mlano, che creano ricchezza per le solite aziende multinazionali sulla pelle di giovani lavoratori volontari non pagati, e distruggono parchi, e aprono sterminati cantieri per edificare un evento temporaneo. Politiche di rinnovo degli armamenti e appoggio di “missioni umanitarie” in nome del controllo del petrolio, 

Tutto questo registriamo come nocivo, come lesivo dei diritti di chi ha meno in questa società, come condanna per chi non ha nulla, alla  clandestinità prima , alla schiavitù poi .

Noi non chiediamo il cambiamento di questa o quest altra legge,  siamo già rimasti fuori da tempo dalle griglie mobili in cui gli specialisti dell’ economia politica provano a incastrare il lavoratore medio, sempre più vivisezionato in ogni sua pulsione al consumo,   malato d nervi, nutrito in fretta di cibo importato e votato all italica famiglia (che e’ ancora esclusivamente bianca-non-meticcia).

In una società dove invece che incentivare il riuso e il riciclo si punta tutto sullo smaltimento, sulla innovazione dell usa e getta  noi ci ripariamo la bicicletta e ci improvvisiamo carrozzieri, ci battiamo gli sterminati sfasciacarrozze  intorno a sollicciano, quelli si ,  non le Grandi Opere, le vere cattedrali della nostra epoca, non previste e non volute .

Sempre noi, che abbiamo una macchina in 4 , una macchina vecchia di 25 anni, che non possiamo più circolare sui viali perché il motore di una vecchia panda inquina di più di quello di un SUV nuova generazione, come se fosse vero, e come se non inquinasse pure : smaltire la panda e produrre il SUV (ma chi credono di prendere in giro questi?),  Noi che circoliamo lo stesso, prudenti e consapevoli al di fuori delle norme stradali, al di fuori delle norme antidegrado.

Noi che stiamo nelle occupazioni e ci appoggiamo per documenti di residenza dall amico della porta accanto. noi che recuperiamo la verdura al mercato centrale, fra i pensionati e le giovani migranti col carrellino o che ci coltiviamo i cavoli e le cipolle abusivamente lungo i fiumi, dietro i binari, negli angoli morti della periferia

Noi a fine mese, che quel poco che ci rimane lo rateizziamo per non darlo subito a equitalia, che per non affogare nei mutui ci facciamo calpestare il diritto agli straordinari pagati  , alle ferie,  Noi piccoli lavoratori autonomi alle prime armi, noi che troppo spesso lavoriamo gratis al computer per aziende di design o che  involontariamente produciamo ricchezza per qualche multinazionale del web.

Sempre gli stessi, che non muoviamo i soldi sufficienti ad accedere ne alle ferie ne ad una minima realizzazione sentimentale ,noi che scadiamo come un barattolo di conserva sopra i 35 anni, che riceviamo di media 2 telefonate al giorno da agenzie per il lavoro a progetto,  ke andiamo con la camicia nei pantaloni a fingere servili  per superare umilianti  colloqui di lavoro, che non muoviamo abbastanza soldi nemmeno  per ricevere prestiti .

Noi che stiamo imparando a fare a meno delle banconote, per l’economia dello scambio di favori più che dei soldi ,  Noi che sopravviviamo di piccoli traffici, noi ke  campiamo da single all’ombra della famiglia perché dentro di noi, intorno a noi non troviamo la disciplina sufficiente per compiere una piccola rapina ogni tanto, un qualche piccolo furto. Noi che sistematicamente rubiamo i libri dalla feltrinelli per passione della lettura, o che ci intaschiamo le mandorle i carciofini sottolio la frutta i pate di olive lo yogurt greco e gli hardisk esterni all’esselunga di sesto.  Noi che proprio non siamo buoni a rubare per timidezza  o che ci rivestiamo solo nelle freebox  che sappiamo esattamente come non farsi notare, come non farsi fermare.

Noi i “piccoli corrieri”, che comunque se ci fermano conosciamo mille modi di come fregare una guardia .

Noi non chiediamo una riforma anzi noi non ci rivolgiamo nemmeno a chi le fa, le leggi noi ci rivolgiamo solo alla gente che come noi non e’ circoscritta dalle leggi vigenti, ne e’ caduta per così dire FUORI e si trova ad autorganizzarsi.  Precari di ogni settore, studenti-lavoratori-fuori sede, pensionati al minimo, come i migranti , come le decine di migliaia di carcerati che vivono la nostra citta rinchiusi dentro un regolamento.

Dalle istituzioni, finanche saremo condannati a vivere su suolo normato dallo stato italiano, pretendiamo cose basilari come l’accesso per tutt* a salute, istruzione e diritto di cittadinanza.Niente di più.

Tanto stiamo già al di fuori da tempo e stiamo imparando come fare , fuori dai vostri incasellamenti: noi non facciamo più elettorato, facciamo rete forza dignita sussistenza a km zero. Perfino le palestre dove facciamo sport non sono a norma, come non e’ a norma l’uso delle sostanze che usiamo per divertirci, per curarci .  E’ quando riusciamo ad essere forza che riapriamo cinema falliti per farne piccole esperienze di dignità lavorativa, o che riapriamo fabbriche di accessori x auto fallite come a ri-maflow (MI) per riattivarne la produzione in regime di autogestione.  Ci muoviamo fra le molte contraddizioni di un sistema al collasso.  A dispetto di cio che si dice a giro, noi agiamo in maniera completamente anti ideologica e proprio questo ci distingue dal potere centralizzato.

Assistiamo con cinismo rinnovato alla famosa Vandana Shiva che partecipera ad expo 2015 con seminari sulla sovranità alimentare dei popoli, la salutiamo come si saluta una diva che si e’ venduta al lato oscuro della cosa, d’altronde il suo protagonismo sulle scene delle grandi conferenze No-global non ci aveva mai illuminato un gran che. Del resto noi siamo fortemente limitati perché non capiamo le strategie di massa , sappiamo come muoverci, ma solo per piccoli gruppi. Alla  libera circolazione delle persone  ci rispondono con la libera circolazione delle merci,  su questo linguaggio non ci pieghiamo e diffidiamo degli specialisti delle lotte , dagli esperti in campagne e  mobilitazioni sia di destra che di sinistra.

Noi non chiediamo una riforma anzi noi non ci rivolgiamo nemmeno a chi vara le riforme sul lavoro o sulla casa, noi ci rivolgiamo alla gente dei luoghi dove viviamo, cercando di riconoscerci e sostenerci a vicenda in un mare di falsi allarmi e di malati immaginari in cerca dell ennesimo slogan dell’ennesimo pastore indignato da seguire . Ridurre le barriere della diffidenza per noi significa piccole cose concrete:  recuperare il pane ogni due giorni dal fornaio dietro l’angolo,  fare comitati per riprendersi lembi di giardino da strappare agli speculatori, associarsi dal basso per ridistribuire reddito al di fuori delle agenzie interinali e dei piccoli capo’ che costellano le nostre periferie. La nostra più che una strategia logica e’ una difesa immunitaria  , mettersi in rete per rimanere a galla nei torbidi gorghi della alegalita, allargarne lo stato di diritto,la dignità .

A differenza vostra noi non abbiamo nessun problema  a dirvelo in faccia senza mezzi termini: nonostante che continuate ad aggiustarvi le leggi per mascherare il crescente disagio di una società al collasso
qui gli unici Illegali  siete voi

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